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Quali sono le principali tecniche per schiarire i capelli e le differenze tra statush e balayage?

Dai più tradizionali “colpi di sole”, oggi il mondo dell’hair stylist si è perfezionato in fatto di colore capelli e innovazione, integrando numerose altre tecniche per schiariture capelli: balayage, shatush, degradè.

Vediamo le principali caratteristiche e differenze per fare chiarezza su quale scegliere una volta arrivate sulla poltrona dal parrucchiere.

Schiariture capelli: Shatush  

Lo shatush è una particolare tecnica per schiariture capelli che non tocca le radici ma lavora esclusivamente sulle lunghezze e le punte. I capelli vengono solitamente prima decolorati, poi le ciocche vengono cotonate dalla base e infine con un pennello si passa all’applicazione del prodotto schiarente. Questa tecnica consente di schiarire la propria chioma anche di tre tonalità rispetto al colore naturale.

A chi è indicato? A chi ha capelli molto fini e vuole più corposità perché la cotonatura dona più texture alla chioma.

Tra le tonalità di shatush più belle ci sono il biondo per i capelli castani, il castano chiaro, nocciola e cioccolato. Ci si può divertire anche con uno shatush  grigio, o perché no blu o rosa. Il castano freddo è ideale per le chiome molto scure, mentre il rame è perfetto per i capelli castani bisognosi di maggiore luce.

Come fare lo shatush

Esistono in commercio tanti kit fai da te per fare lo shatush a casa. Dovete decolorare I capelli e poi tingerli aiutandovi con un pennello a ventaglio, proprio come dal parrucchiere. Prendetevi 2-3 ore libere per realizzare il vostro shatush a casa!

schiariture capelli

Schiariture capelli: Balayage

È l’ultima tendenza in fatto di schiariture capelli. La sua particolarità è l’applicazione a stella: la chioma viene divisa in cinque grandi ciocche. Sulle lunghezze vengono disegnate delle striature con pennello e spatola che andranno a schiarire le ciocche di alcune tonalità.

Le ciocche da schiarire si selezionano passo dopo passo, per questo è una tecnica di schiariture capelli che permette di personalizzare al massimo il colore di partenza. Una volta fatte le schiariture, si tonalizza con prodotti senza ossigeno che miscelano la tonalità con quella di base.

balayage capelli

Differenza tra shatush e balayage

Quali sono le principali differenze tra queste tecniche di schiariture per capelli?

Shatush e balayage sono entrambe tecniche di decolorazione dei capelli che permettono di ottenere quell’effetto di colore da “rientro dalle vacanze estive” tutto l’anno.

  • La principale differenza tra statush e balayage consiste nel modo in cui vengono applicate. Nella prima tecnica si cotonano i capelli, nella seconda si lavora solo su alcune ciocche.
  • Il balayage è realizzabile sia su chiome lunghe che corte. Lo shatush infatti predilige chiome lunghe perché, trattandosi di una cotonatura, ha bisogno dello “spazio” necessario durante il servizio.schiariture capelli
  • Il balayage crea sicuramente un effetto più naturale sui capelli e dona dei punti luce che illuminano tutto il viso. Con lo shatush si crea invece un contrasto di colori netto tra la parte superiore e inferiore della chioma.
  • La cotonatura dello shatush è una tecnica che stressa maggiormente il capello e rischia di danneggiarlo. Nel caso del balayage invece, l’uso del pennello non provoca danni pesanti al capello.

Come abbiamo visto, il balayage consente quindi di avere un effetto di schiariture capelli più naturale e qualitativamente migliore.

In ogni caso è consigliabile non esagerare con le decolorazioni e con la cotonatura perché sono sempre dei trattamenti “esterni” al capello. Ecco perché vanno ripetuti a distanza di tanti mesi, inoltre subito dopo il trattamento bisognerebbe adottare dei prodotti nutritivi per la propria beauty-hair routine.

Schiariture capelli: degradé

Un’altra tecnica di colorazione capelli super richiesta e in voga tra le star è il degradé: il risultato è l’effetto sunkissed sulla chioma mantenendo la naturale lucentezza dei capelli.

Questa tecnica di schiariture capelli è abbastanza complicata da realizzare ed è meglio affidarsi a dei professionisti. Si scelgono due tonalità di biondo da applicare in porzioni diverse e vicine con tre colori finali. Il parrucchiere divide la capigliatura in ciocche partendo dalla base e applica delle stagnole per tutta la lunghezza dei capelli. Una parte delle ciocche mantiene il suo colore naturale, l’altra viene colorata e tonalizzata.

L’effetto degradé è quasi impercettibile a occhio nudo, non sembra neppure una tinta ed è una soluzione a basso mantenimento. Infatti il grande problema dell’effetto ricrescita passa in secondo piano con il degradé: le radici non vengono trattate con tinture, ma con riflessanti a base di cera d’api e privi di ammoniaca, che nutrono il capello e non aggrediscono la cute.

Curiose di provare una di queste tecniche di colorazione? Vi aspetto in salone per una consulenza personalizzata. E continuate a seguire il blog per scoprire altre novità dal mondo dell’hair stylist!